L a vera "ribollita" è in realtà una "zuppa co' fagioli" del giorno prima, ribollita ed arricchita per renderla più appetibile al momento dell'uso. Tratta da un libro di ricette toscane di Giovanni Righi Parenti, l'ho rifatta para para (o quasi) ed il risultato è stato molto apprezzato!
Ingredienti:
- pane raffermo (o casareccio abbrustolito)
- 1/2 cavolo nero
- 1/2 cavolo verza
- 6 carote
- una grossa cipolla
- un porro
- qualche pomodoro ben maturo (vanno bene anche i pelati)
- sedano, prezzemolo e basilico
- a scelta della pancetta a dadini o una cotenna di prosciutto
- 2,5 etti di fagioli neri o bianchi.
Si mettono in una pentola con circa 100 gr di olio d'oliva, il cavolo tritato, non troppo fine, le carote, le cipolle, il porro, i pomodori e gli odori, volendo si può aggiungere un po' di pancetta o una cotenna di prosciutto. Si mette la pentola sul fuoco e si aggiunge un un po' di sale, una presa di nepitella (è un tipo di menta ma io, confesso, non l'ho usata) e un pizzico di pepe nero. Nel frattempo far cuocere a parte circa 2,5 etti di fagioli, scolarli dalla loro acqua di cottura e passarne la metà al passatutto. Aggiungere la metà passata nella pentola, aspettare che l'acqua delle verdure si ritiri ancora un po' e versare anche i fagioli interi rimasti, facendoli insaporire ben bene con il tutto. A questo punto far cuocere a fuoco basso per almento un'ora, allungando di tanto in tanto con un poco di brodo vegetale.
Mettere il pane tagliato a fette spesse in una zuppiera, versandoci sopra la zuppa, caldissima, formando con il pane più strati, oppure, più praticamente, mettere le fette di pane direttamente nei piatti facendo direttamente delle porzioni singole. A questo punto la ricetta vuole che la zuppa sia fatta riposare una mezz'ora e servita con solo l'aggiunta di un filo di olio extravergine d'oliva o, tuttalpiù, un trito di cipollotti, ma, a gusto personale, ho fatto un paio di modifiche: sul pane bruscato ho strofinato leggermente uno spicchio di aglio e prima di versare un filino d'olio ho versato un'abbondante dose di parmiggiano grattuggiato che secondo me non ci stava affatto male!
martedì 5 febbraio 2008
LA RIBOLLITA
Etichette:
Cucina Regionale,
Minestre
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2 commenti:
Complimenti per il blog! Sai che non ho mai mangiato la ribollita. Qui in Germania si trova una specie di cavolo nero (che però si chiama cavolo verde). Magari provo con quello. Ciao e a presto, Alex
Grazie mille. Sicuramente anche il cavolo che trovi li va bene lo stesso, in fondo queste minestre contadine venivano fatte con quello che avevano a disposizione negli orti, quindi gli ingredienti saranno stati spesso diversi. ciao Simona
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